Generazione Z, case piccole ma il balcone è d’obbligo

Generazione Z, case piccole ma il balcone è d’obbligo; Millennials ancora precari e in cerca di compromessi tra prezzo e quartiere Solo la Generazione X va oltre i 100...
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Generazione Z, case piccole ma il balcone è d’obbligo; Millennials ancora precari e in cerca di compromessi tra prezzo e quartiere

Solo la Generazione X va oltre i 100 metri quadri, i Baby Boomer quelli con le maggiori opportunità di scelta

Con le agevolazioni per l’acquisto della prima casa e le nuove priorità imposte dalla pandemia è nettamente aumentata la volontà dei più giovani di comprare casa. Ma se le intenzioni sono ottime cosa succede quando si passa dalle ricerche agli effettivi acquisti? Dove.it – la prima agenzia immobiliare digitale nata in Italia – ha esaminato le compravendite intermediate dall’agenzia nell’ultimo anno, scoprendo che la Generazione Z punta al piccolo ma bello, i Millennials sono ancora troppo precari per una casa senza compromessi e gli immobili più belli sono tutti appannaggio delle generazioni più adulte.

Provando a capire come variano i requisiti della casa acquistata in base all’età, Dove.it ha scoperto che, a scanso di sorprese, il prezzo resta la variabile più determinante nel processo di scelta. I più giovani hanno capitali inferiori e devono, in misura maggiore, accontentarsi.

La Gen Z – quella che comprende i nati tra il 1997 e il 2012, quindi gli under 25 – è quella che ha un budget più basso (poco più di 134 mila euro) ed è quella che meno può permettersi “lussi” come il giardino o il terrazzo. Di contro, è quella che transige di meno sul balcone, acquistato nel 37% delle compravendite. Interessante notare, inoltre, che uno su quattro acquista un immobile in centro città – forse perché non vuole avere la macchina e punta ad avere servizi e movida a portata di mano; questa comodità è compensata da “soli” 78 metri quadri di dimensioni medie.

La situazione migliora solo in parte tra i Millennials – che pure annoverano gente che ha già compiuto i 40 anni e quindi dovrebbe potersi permettere di spendere cifre più elevate. Quel che emerge è un’attenzione maggiore alla qualità dell’immobile: non a caso, sono loro a spendere di più per metro quadro, circa 2.000 euro di media. Puntano al classico trilocale – 94 i metri quadri, in media – e, perlomeno, il 35,1% del totale di questi immobili è dotato di balcone.

La solidità economica sembra appartenere soprattutto a Generazione X e Baby Boomer. La Gen X – di età compresa tra 42 e 55 anni – è quella che compra gli immobili più grandi (112 metri quadri) e, conseguentemente, spende di più: il suo budget medio d’acquisto ammonta a 213.600 euro. Si tratta, inoltre, della classe d’età che appare più interessata ad avere spazi all’aria aperta: quasi una compravendita su tre (32,3%) si riferisce ad immobili con giardino.

Baby Boomers – gli over 55 – non hanno magari più bisogno di grandi spazi (la dimensione media è di 100 metri quadri e il prezzo medio ammonta a 175.300 euro) ma, in oltre un caso su tre, acquistano una casa che è in centro città (35%); una casa su 4, inoltre, è provvista di terrazzo (26%) e oltre una su tre di balcone (36,2%).

«Una delle conseguenze più dirette dell’epidemia di Covid sugli italiani – dichiara Paolo Facchetti, CEO e founder di Dove.it – è l’aver stimolato nuovamente i più giovani all’acquisto di una casa. Complice però la precarietà e le difficoltà economiche sotto gli occhi di tutti, chi può permettersi l’acquisto, magari aiutato dalla famiglia e dalle recenti agevolazioni del Governo, deve puntare ad un compromesso. Non sarà magari la casa della vita, ma per molti rappresenterà un primo risparmio forzoso su cui costruire la propria solidità patrimoniale.»

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