Il cervello non va in vacanza

Il cervello non va in vacanza: sport, viaggi e giochi enigmistici sono i migliori alleati per una mente attiva, ma attenzione all’alcol e ai cibi ipercalorici Le vacanze estive...

Il cervello non va in vacanza: sport, viaggi e giochi enigmistici sono i migliori alleati per una mente attiva, ma attenzione all’alcol e ai cibi ipercalorici

Le vacanze estive rappresentano per molti italiani il momento perfetto per rilassarsi e godersi il “dolce far niente”, così da cancellare la stanchezza accumulata durante l’anno e ricaricare le pile in vista del rientro in ufficio. L’errore, spesso, è mandare in ferie anche il cervello, trascurando l’importanza di mantenere la mente attiva in estate per un ritorno alla routine ancora più smart. A tal proposito, MioDottore – piattaforma leader nella prenotazione online di visite mediche e parte della Unicorn Docplanner – ha coinvolto uno dei sui esperti, il Dottor Luca Cuffaro, neurologo, per approfondire la tematica e illustrare cosa fare e cosa evitare per tenere il cervello allenato anche sotto l’ombrellone.

Movimento, lettura e viaggi: mantenere la mente allenata in estate per ricominciare meglio a settembre

Il cervello, così come il corpo, se non viene sollecitato rischia di indebolirsi. Al contrario, tanto più viene stimolato, tanto più le funzioni cognitive superiori saranno ricche ed evolute. Questo perché l’essere umano tende naturalmente alla pigrizia, traendo vantaggio nel risparmio delle energie, ma al tempo stesso il cervello è un organo plastico che reagisce agli stimoli esterni. Per evitare un ritorno alla routine a “mente spenta” e proteggersi dal decadimento cognitivo in età avanzata, il neurologo di MioDottore elenca 5 attività chiave per allenare la mente anche sotto l’ombrellone, valide per tutti i membri della famiglia.

  1. Fare sport: l’attività fisica è un fattore protettivo delle funzionalità intellettive, soprattutto se si svolgono esercizi aerobici. Dal punto di vista neurologico, lo sport favorisce il rilascio e il bilanciamento di specifici neurotrasmettitori in grado di migliorare umore e diminuire gli stati depressivi, oltre a favorire una maggior prontezza delle risposte e un incremento dell’energia.
  2. Leggere: un romanzo, libri di testo, riviste di settore o quotidiani non devono mai mancare nella valigia delle ferie estive. La lettura, in qualunque forma, migliora la concentrazione, accresce il bagaglio di conoscenze e stimola l’immaginazione e la creatività. Inoltre, leggere genera un aumento del flusso sanguigno cerebrale verso aree corrispondenti a funzioni cognitive esecutive, che permettono di fare progetti, organizzare e gestire il tempo e le azioni, risolvere problemi e stabilire delle priorità.
  3. Risolvere giochi enigmistici: rompicapo e enigmistica sono capaci di stimolare simultaneamente diverse funzioni cognitive, quali l’attenzione, la concentrazione, le abilità visuo-spaziale e la memoria tutta. Sono quindi un ottimo esercizio per tenersi in forma mentalmente, oltre che comodi da avere nella borsa da spiaggia o montagna.
  4. Giocare con i bambini: l’interazione con gli altri stimola la mente e spinge a cambiare vedute, ma è proprio il confrontarsi con i più piccoli che innesca compiti motori e mentali inusuali rispetto alla vita di tutti i giorni. Quando un adulto si relaziona con un bambino aguzza l’ingegno per rendere un gioco divertente e mai monotono, mantenendo al tempo stesso il controllo della situazione circostante.
  5. Viaggiare: a prescindere dalla meta, viaggiare fa bene al cervello. Visitare posti sconosciuti, entrare in contatto con differenti abitudini e costumi, ascoltare lingue straniere e gustare cibi differenti sono attività piacevoli e psicostimolanti naturali ed efficaci.

Il rischio cervello-pigro è dietro l’angolo? Durante le ferie è bene spegnere il PC e moderare gli alcolici

Durante l’estate i ritmi si fanno più rilassati ed è semplice procrastinare davanti allo schermo del cellulare; allo stesso tempo, c’è chi non smette di controllare le email di lavoro neanche durante le ferie. In entrambi i casi, come spiega il dottor Cuffaro, l’esposizione protratta allo spettro di luce emesso da uno schermo provoca affaticamento cerebrale e causa alterazioni di rilascio ormonali in grado di provocare disfunzioni del ritmo circadiano e del tono dell’umore. Il neurologo di MioDottore consiglia quindi di approfittare delle ferie e del tempo libero per disconnettersi dai device e aumentare l’attività motoria. Uno stile di vita dinamico coincide con un cervello allenato, a patto di evitare le ore più calde della giornata. Infatti, il dottor Cuffaro sottolinea che “se si forza il fisico e l’intelletto a eseguire ordini complessi durante le ore più calde, specie durante quest’estate da temperature da record, si verrà a creare una ricompensa negativa nel cervello che allontanerà sempre più da una vita, e da una mente, attiva”. A impigrire il cervello durante le giornate di relax sono non solo un uso prolungato dello smartphone e una vita sedentaria, ma anche una dieta squilibrata. Durante le vacanze si tende a essere maggiormente indulgenti rispetto all’alimentazione e a concedersi qualche drink in più, perdendo di vista l’importante ruolo nel garantire uno stato di benessere generale dell’asse intestino-cervello, che regola la comunicazione bidirezionale tra il sistema nervoso centrale e l’apparato digerente. Per questo, lo specialista suggerisce di limitare il consumo di prodotti raffinati, bibite zuccherine e cibi ipercalorici e incrementare quantità e frequenza di frutta e verdura per far fronte al rischio di disidratazione e un conseguente calo delle funzionalità cognitive. Allo stesso modo, il neurologo di MioDottore mette in guarda anche nei confronti di un consumo eccessivo di alcol, poiché “a seguito di un’ubriacatura si perdono irreversibilmente circa 100.000 neuroni, tanti quanti quelli persi con il quotidiano invecchiamento del cervello”, per cui una notte di eccessi corrisponde a un giorno in meno di giovinezza cerebrale.

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