Living Heritage: 9 giorni e più di 100 eventi per l’edizione 2023 di Plaisirs de Culture

In Valle d’Aosta, oggi più che mai, i musei sono vivi, i castelli parlano, le pietre trasmettono la loro memoria. È proprio questo, il Living Heritage, il tema dell’edizione di Plaisirs...

In Valle d’Aosta, oggi più che mai, i musei sono vivi, i castelli parlano, le pietre trasmettono la loro memoria. È proprio questo, il Living Heritage, il tema dell’edizione di Plaisirs de Culture 2023, la manifestazione organizzata durante le Giornate Europee del Patrimonio: un’occasione per entrare in punta di piedi nei luoghi più particolari della regione più piccola d’Italia.

Una settimana di esperienze 

Dal 16 al 24 settembre musei, castelli, chiese, antiche miniere e perfino cantieri si aprono al pubblico con proposte originali e talvolta inedite. Al centro troviamo la voglia di promuovere la conoscenza, non solo attraverso la teoria, ma soprattutto con la pratica: si cammina, si tocca e si sperimenta direttamente sul campo. 

A Jovençan si creano “pozioni” e rimedi naturali a base di piante officinali, oppure si esplorano i dintorni in un ciclo tour guidato in bicicletta che si conclude con uno spettacolo. A Champorcher si tesse la canapa seguendo una tecnica antichissima, alternando corsi e dimostrazioni; invece, a Fénis i bambini possono costruire strumenti musicali in legno nel laboratorio di falegnameria, mentre al Castello di Sarriod de la Tour si modellano con l’argilla personaggi fantastici.

Se per due giorni al Castello di Issogne si scrivono storie e si evocano cavalieri, dinastie nobiliari e vite medievali, con il workshop di scrittura creativa, a Saint-Denis si impara a seminare i cereali in un mayèn sostenibile. A Saint-Christophe si percorre un itinerario in compagnia degli artigiani locali, e ad Avise si incontrano iradioamatori, che attraverso le onde radio si collegano con tutto il mondo. A Saint-Barthélemy, invece, si alza lo sguardo al cielo, per ammirare le stelle nel primoStarlight Stellar Park in Italia. 

A spasso nella storia: le passeggiate

Tante le passeggiate a tema, che permettono di apprezzare aspetti meno noti della Valle d’Aosta: a Vollein, nel Comune di Quart, si esplora la necropoli preistorica, mentre si parte da Nus per scoprire un’antica area artigianale attiva dal Quattrocento. A Gressoney-La-Trinité si cammina con le guide fino alla “balma” di Binò Alpelté, e ad Aymavilles si incontrano, in un lungo viaggio nel tempo, tutti i monumenti dell’area, dalla Cripta di Saint-Léger al Castello di Introd, da Châtel-Argent alla chiesa romanica di Villeneuve. Ad Arvier, invece, ci si immerge nei sapori e nei saperi del mondo rurale, con una passeggiata che si conclude degustando i prodotti locali.

Anche sotto le montagne ci sono tesori da scoprire, legati a un passato anche recente: a Cogne, dove si trovano le miniere più alte d’Europa, si cammina nelle gallerie per scoprire l’esperienza di generazioni di minatori e si può visitare il museo minerario dedicato. A Champdepraz si entra nelle gallerie insieme ai minatori stessi e si scopre come si traportavano i minerali (calcopirite e ferro) a valle, sulle slitte o con la teleferica. A Saint-Marcel, invece, il racconto delle miniere è affidato a una rappresentazione teatrale e a un concerto che unisce musica e microminerali. 

Le sedi culturali: visite e mostre

Per una settimana sarà possibile visitare gratuitamente i seguenti castelli e musei: il Castello Sarriod de la Tour, il Castello di Saint Pierre – Museo regionale di scienze naturali E. Noussan, il castello di Aymavilles – Museo dell’Ottocento, il Castello Reale di Sarre, il Castello di Fénis, il Castello Gamba di Châtillon – Museo di arte moderna e contemporanea, il Castello di Verrès, il Castello di Issogne e il Castel Savoia di Gressoney-Saint-Jean. 

Porte aperte anche ai siti archeologici di Aosta (Teatro romano, Chiesa paleocristiana di San Lorenzo, Criptoportico forense, MAR – Museo archeologico regionale e all’acquedotto di Pont-d’Aël, nel Comune di Aymavilles.

Visitabili gratuitamente anche le mostre di Robert Capa (Centro Saint-Bénin) e diJoan Mirò (Museo Archeologico Regionale), oltre alle esposizioni “Almost True” diSarah Ledda al Castello Gamba, e “CULT21: Fotografare il mondo oggi” nella sala espositiva dell’Hôtel des États.

Uno spazio è dedicato anche alle scuole, per le quali sono stati pensati, oltre alle visite alla mostra di Mirò, degli appuntamenti didattici sul restauro delle lunette del Castello di Issogne e sulla storia del luogo dove sorge l’istituzione scolastica intitolata a San Francesco.

Non mancano le visite guidate in piccoli luoghi preservati dal tempo, come case rurali, sedi di istituzioni e, soprattutto, chiese legate alla storia e alla cultura locale, dalla Cattedrale di Aosta alle cappelle dei piccoli villaggi.

Nel 2023 la Regione autonoma Valle d’Aosta partecipa, ad Assisi, ai festeggiamenti in onore di San Francesco patrono d’Italia, e con Plaisirs de Culture propone alcune iniziative che raccontano il legame tra i Valdostani e il santo: in programma passeggiate francescane, conferenze e momenti di approfondimento. 

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